mercoledì 29 dicembre 2010

la criticità del nuovo sistema di riscossione degli avvisi di accertamento

Con il D.L. 78/2010 il legislatore ha previsto che he gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva, notificati dal 1° luglio 2011 e relativi ai periodi d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2007 e successivi, dovranno contenere anche l’intimazione a pagare, entro il termine di presentazione del ricorso (60 giorni dalla notifica), gli importi negli stessi indicati. Quindi come è facile immaginare scompare la cartella di pagamento

Decorsi 30 giorni dalla scadenza del termine ultimo per pagare o proporre ricorso, quindi decorso il novantesimo giorno dalla notifica, la riscossione dell'avviso di accertamento viene affidata all'Agente della Riscossione con la conseguenza che il contribuente sarà ritenuto inadempiente e quindi moroso. Ora a bene vedere fino a quando l'avviso di accertamento non passa di mano all'Equitalia non sarà possibile presentare richiesta di rateazione. Ciò sarà possibile solo dopo i 90 giorni dalla notifica al contribuente con la conseguenza che l'aggio della riscossione verrà addebitaro interamente al contribuente visto che come detto in precedenza lo stesso sarà ritenuto moroso. Sarebbe bene quindi che il legislatore nel momento in cui emanerà il provvedimento con il quale determinerà le modalità attreverso le quali l'Agenzia delle Entrate affiderà il credito ad Equitalia affronti anche questa criticità di non poco conto considerando anche la misura attuale dell'aggio da riscossione.

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