sabato 27 novembre 2010

Assimilazione tra Studi di Settore e Redditometro?

Vorrei segnalarvi un interessante articolo uscito sul Il Sole 24 Ore del 24.11.2010 in cui l'autore arriva a parificare lo studio di settore, come modalità di accertamento, al nuovo redditometro con la conseguenza che le presunzioni che sorreggono quest'ultimo passerebbero da legali relative a semplici. In particolare l'autore giunge a questa conclusione in consideraizione del fatto che, non appena saranno emanati i decreti di attuazione del "nuovo" redditometro, sarà disponibile sul sito dell'agenzia delle entrate un software per verificare se il proprio tenore di vita è conguro con il proprio reddito ma non solo, unitamente a questo software la nuova disciplina prevede che prima dell'emanazione dell'accertamento il contribuente deve essere chiamato in contraddittorio. Quindi trovando due punti di contatto nel contradditorio e nel calcolo del software, ai fini della verifica della congruita del reddito, il nuovo redditometro diventerebbe sostanzialmente un tipo di accertamento molto simile allo studio di settore con tutte le conseguenze in termini di presunzione. L’articolo lo trovate e pagina 37  ed è a firma dell’autorevole Dario Deotto. Non resta che vedere come si evolverà la giurisprudenza. A questo punto però mi ritornano in mente le parole di Claudio Siciolitti, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, quando disse di temere che il nuovo redditometro sarebbe diventato quello che oggi è lo studio di settore per le imprese. Mi sembra che ormai la strada intrapresa porta in quella direzione.

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